Radio 105


Radio 105

Ricordiamo fra le radio che nascono in questi anni: Radio Radicale (1976) Radio Milano International (poi Radio 101) destinata a diventare la prima grande rete privata nazionale; Radio Studio 105 (dal Radio 105); da Roma Radio Dimensione Suono; da Bologna Radio Lattemiele e Radio Alice. E LA RADIO DIGITALE? Naturalmente la radio progettata da Marconi non è la stessa che usiamo oggi. Per migliorare la qualità delle trasmissioni infatti, ora negli apparecchi più moderni viene installata la radio digitale o Digital radio, per dirla all'inglese. La radio è un apparecchio elettronico che permette di trasmettere e/o ricevere onde radio. In particolare, se è in grado solo di trasmettere è chiamato "radiotrasmettitore" o "radiotrasmittente", se è in grado solo di ricevere è chiamato "radioricevitore" o "radioricevente" (nelle apparecchiature HiFi si usa solitamente il termine "sintonizzatore" o "tuner"), se è in grado sia di ricevere che di trasmettere è chiamato "ricetrasmettitore" o "ricetrasmittente".

Il numero delle radio libere, anche grazie alla mancanza di leggi a riguardo, negli anni seguenti cresce vertiginosamente, il loro numero passa da circa 150 nel 1975 alle 2800 del 1978. Quando poi la radio divenne un apparecchio ad uso domestico, le trasmissioni assunsero ulteriore importanza. Da una parte infatti si diffuse l'abitudine ad ascoltare la musica, permettendo lo sviluppo di nuove forme artistiche, dall'altra questa tecnologia fu un grande strumento nelle mani della politica. Il regime fascista di Mussolini, ad esempio, fece ampio ricorso alla radio per propagandare proclami e discorsi al popolo. Nonostante i vantaggi della radio DAB rispetto ad una tradizionale siano evidenti, è palese come questo sistema digitale nel nostro Paese non sia ancora estremamente diffuso. Le cause di questa problematica possono essere due. La prima riguarda i prezzi di acquisto del dispositivo, qualora si decida di sostituire la propria radio FM con quella digitale. Sul web sono presenti numerose offerte con prezzi che oscillano dai 120 ai 200 euro, a seconda della tipologia di radio. Altro motivo della scarsa diffusione della radio DAB in Italia è la scarna copertura del territorio che sino a questo momento ha scoraggiato gli utenti ad effettuare il passaggio. Ultimo motivo che, finora, ha impedito una rapida diffusione del sistema radio DAB auto è la mancanza di uno switch off delle frequenze FM, a favore di quelle digitali.

In Italia però, a Pontecchio Bolognese, Marconi non stava certo con le mani in mano e in qualche mese riuscì a potenziare il segnale del suo apparecchio tanto da far passare un segnale da un versante all'altro di un'ampia collina. Nel 1930, iniziò con la creazione della concessionaria Sipra la trasmissione dei primi spot pubblicitari. Il successo della radio intanto continuava a crescere, grazie alla trasmissione di programmi innovativi e di grande gradimento popolare: nel 1931 viene diffusa la prima radiocronaca dell'incontro di calcio fra Italia e Ungheria, all'autunno del 1934 risale il primo trionfo della radio grazie alla rivista ''I quattro moschettieri'' (prima puntata 13 ottobre), su testi di Nizza e Morbelli. Abbinata a un concorso della casa Perugina, il programma scatenò la caccia alle figurine quotate per i premi. Nel 1934 si contavano 900.000 ascoltatori ma in realtà i “radioamatori” erano più di otto milioni. Nel 1935, in occasione dell'invasione italiana dell'Etiopia, si diffuse il genere della radiocronaca, ovvero della cronaca in diretta dai luoghi di battaglia e sull'andamento della guerra. Nel 1936 da Roma-Prato Smeraldo fu avviato il primo trasmettitore a onde corte per l'estero. Nel 1938 il numero degli abbonati raggiunge il milione. Nel resto del mondo, la radio si afferma definitivamente e nel 1931 viene fondata, su impulso di Papa Pio XI, Radio Vaticana. Le elezioni presidenziali americane del 1932, si caratterizzano proprio per la presenza della radio che trasmette e diffonde nelle case americane i programmi dei candidati dalla loro viva voce.