Radio Elettrica


Radio Elettrica

A seguito della liberalizzazione la RAI inizia un processo di ristrutturazione interna per adeguarsi alle nuove esigenze del pubblico e per affrontare la concorrenza. Tuttavia il declino degli ascolti è davvero pesante. Il Digital Audio Broadcasting (DAB) in realtà venne sviluppato già negli anni '90, ma in Italia si è diffuso il suo utilizzo solo da poco, tra l'altro con l'impiego dell'evoluzione della tecnologia, la DAB+. Questo nuovo modo regala una qualità del suono molto maggiore, azzera le interferenze e consente la presenza di contenuti multimediali come i ''sottopancia'' dove si indicano i titoli delle canzoni trasmesse dall'emittente. La DigitalRadio è l’evoluzione naturale della Radio con tanto in più! Ed è sempre più diffusa fino a oltre 84% della popolazione. In Italia tutte le auto nuove hanno il DAB+ di serie, chi acquista un’auto nuova può beneficiare dei vantaggi della radio digitale : una scelta più ampia, suono perfetto senza interferenze e servizi dati avanzati. Nella prima metà del 2020, oltre il 50% delle nuove auto vendute in Europa includeva la radio DAB+ come standard e dovrebbe raggiungere il 100% entro la fine del 2021.

La radio libera nasce e si sviluppa con intenti diversi: trasmettere musica indipendente e dediche, notiziari locali, programmi demenziali, idee politiche. Trasmettono la musica ribelle degli anni '70, snobbata dalla Rai e conquistano soprattutto il pubblico giovanile. Le radio libere contribuiscono a rinnovare radicalmente un settore ingessato, grazie anche ad idee nuove, a programmi originali e talvolta anche stramplati. Le prime radio libere hanno tipicamente una connotazione politica di sinistra, ma tante nascono semplicemente dalla voglia di aggregazione e di lanciarsi di molti giovani. Talvolta, molte di queste radio, trasmettevano i programmi in soluzioni economiche di fortuna: la romana RDS, ad esempio, aveva il suo studio in una soffitta, ma il caso più eclatante è quello della bolognese Radio Alice. Più tardi nasceranno anche radio a connotazione tipicamente religiosa, come Radio Maria. Una volta modulato, il segnale passa dal ricevitore (che può essere la radio dell'automobile) che lo codifica e lo trasmette sotto forma di suono.

La corsa all'invenzione del secolo era stata vinta da Marconi (anche se in Russia tutt'ora non sono molto convinti). Passata la guerra, vengono ricostruiti gli impianti di diffusione e la radio che nel 1949 assume il nome di RAI (Radio Audizioni Italia) inizia il suo periodo d'oro: il prezzo degli apparecchi scende vertiginosamente e la radio entra nelle case della maggioranza degli italiani. Nel 1951 viene trasmessa in diretta la prima edizione del Festival di Sanremo. Nel 1951 la riforma del sistema radiofonico stabilisce la creazione di tre reti: Nazionale, Secondo e Terzo e viene regolarizzato il radio-giornale che secondo la legge deve essere imparziale e a tal proposito viene istituita la commissione parlamentare di vigilanza.